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Sono passati quasi trent’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche americane dell’iconic comedy diretta da Rob Reiner che ha segnato intere generazioni e che ancora oggi non riusciamo a guardare fino alla fine senza aver consumato un’intera scatola di kleenex.

Un amore casuale, combinato dal destino, inizialmente incompreso dai due protagonisti ma palesato nelle battute finali del film. Questa è la frizzante storia di un’attrazione reciproca travestita da amicizia che mette a fuoco le nette differenze tra i sessi, una donna ad alto mantenimento ed un uomo con il suo lato oscuro che si incontrano e che si rincontreranno a distanza di tempo per caso scegliendo di ritrovarsi ancora. Una love story ancora attuale ma poco diffusa perchè fatta di voce, di parole, di azioni. Sarà che non ci sono più uomini alla Billy Crystal e che le donne come la Ryan non fanno più gola, sarà che si preferisce ricercare l'anima gemella in qualche sito di incontri o tramite una richiesta di amicizia inviata sui vari social network o ancora in qualche programma televisivo e dunque sorge spontaneo domandarsi se oggi sia ancora possibile vivere tutto questo. In un’epoca di like, di messaggi lasciati in direct e di social network per incontri combinati è utopistico sperare in una storia dal taglio fine anni 80? Oggi ci si sceglie come si fa a cena con le pietanze sul menù, con un vestito in boutique, con un quadro in una galleria d’arte. Spesse volte ci infatuiamo di ciò che appare ancor prima di arrivare a conoscerne la sostanza. Questo perché il mondo virtuale non ha fatto altro che incrementare un senso di pigrizia generalizzata, un’indisponenza verso l’incontro casuale inculcandoci l’idea che quello selezionato e studiato a tavolino sia ben più proficuo e riuscito. E non finisce qui. Oggi in base a determinati parametri da selezionare (età, luogo, genere) si può trovare un amore a portata di click e impostare una conoscenza da “database”. Tutto ciò dà luogo ad inconvenienti molto frequenti quando si arriva con impazienza nel bar in cui ci si è dati appuntamento per conoscere quel lui visto in foto di cui abbiamo parlato per ore alle amiche ma che dal vivo risulta non esser poi così bello, così alto, così intelligente, così sveglio. In questa pandemia da "digital life" è ancora possibile sdoganare il concetto di virtual dating? Sarà ancora il caso a presententarci il nostro Harry? Possiamo ancora scegliere di non essere il cupido di noi stessi? 

Consiglio del giorno: uscire per almeno un'ora dalla community virtuale e andare in un locale, in una libreria, per strada. Non cercatelo sui social, il vostro Harry potrebbe essere offline.