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RA.I.D FESTIVALS 2025, LA DANZA COME VIAGGIO E ASCOLTO – In Veritas

Il viaggio di RA.I.D Festivals – Rassegna Interregionale Danza 2025 entra nella sua fase conclusiva e si prepara al penultimo appuntamento in cui la danza si farà linguaggio universale di cura, relazione e riflessione. La rassegna, sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e dai Comuni di Avellino, Solofra, Mercogliano e Montefusco, ha trasformato l’Irpinia in un laboratorio aperto di arte contemporanea, dove si incontrano generazioni, stili e provenienze diverse.


Il pomeriggio di domenica 16 novembre si apre alle 16 con uno spettacolo presso lo Spazio Arena di Avellino dedicato alle famiglie e ai più piccoli: Party Time, le straordinarie avventure di un papà fuori dal comune, della compagnia spagnola Cie Bergamotto, un racconto visuale senza parole che mescola clownerie, pantomima e musica dal vivo.
Un papà, un orsacchiotto e mille avventure quotidiane: la storia tenera e surreale di Bergamotto e del suo piccolo Giacomino diventa una celebrazione dell’amore, della cura e delle piccole scoperte di ogni giorno. Tra momenti affettuosi e scene poetiche, Party Time invita il pubblico, bambini e adulti insieme, a riscoprire la meraviglia del prendersi cura degli altri. Un’opera minimalista, delicata e universale, capace di emozionare tutto il pubblico dai 3 agli 80 anni, senza bisogno di parole.
A seguire, alle 17, Spazio Arena ospita Anabasis della Compagnia Abbracci di Carta APS, una creazione che indaga il legame profondo tra due figure, l’una specchio dell’altra. Attraverso una danza intima e potente, lo spettacolo esplora il viaggio della consapevolezza, dove la relazione diventa prima protezione e poi slancio verso la libertà. I movimenti si riflettono, si confondono, si liberano, fino a dissolvere la maschera che separava le due anime: il confronto diventa crescita, il contatto diventa gratitudine. Anabasis è una coreografia sull’incontro e sulla forza ritrovata di chi sceglie di camminare insieme, riconoscendosi finalmente nell’altro.
Gran finale alle 20 con la Compagnia Enzo Marangelo con una produzione Hypokrites Teatro Studio APS, dal titolo Sulla leggerezza. Al centro un tema attualissimo: le etichette sociali e il bisogno di superarle. Con la performance, Enzo Marangelo e Tiziana Petrone riflettono sul peso invisibile dei ruoli e delle convenzioni, cercando nella danza uno spazio di libertà. A fare da spunto le parole di Italo Calvino con cui commenta il famoso racconto “Il cavaliere del secchio” di Kafka. Togliere il superfluo, svuotare la mente, alleggerire il pensiero: questi gli elementi del tema di indagine, di cui l’immagine scenica si fa interpretazione.
All’interno di RA.I.D Festivals sarà protagonista anche Talk About, progetto speciale vincitore del bando MIC 2025, ideato e realizzato dall’associazione Raidfestivals con la direzione artistica di Tiziana Petrone e Hanka Irma van Dongen. Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la danza attraverso un dialogo dinamico tra cinema, formazione e performance, coinvolgendo artisti, studiosi e pubblico in un percorso di riflessione e scoperta condivisa.
Domenica 16 novembre alle 19, Talk About proporrà la proiezione cinematografica di Pina, documentario del 2011 diretto da Wim Wenders e dedicato all’acclamata coreografa e ballerina Pina Bausch. Il film, primo europeo realizzato interamente in 3D, ha ottenuto una candidatura agli Oscar, una ai BAFTA e ha vinto un premio agli European Film Awards. In Italia, Pina 3D ha incassato oltre 1,3 milioni di euro al box office. Wenders lo ha definito «un tributo, non un film su, ma per Pina Bausch»: una donna instancabile, visionaria, capace di attraversare la vita con la stessa intensità di un meteorite che infiamma l’atmosfera.
A seguire, sarà presentato anche il nuovo progetto della Compagnia Artemis Danza, diretto da Monica Casadei: un omaggio alla coreografa tedesca dal titolo “PINA! – Omaggio a Pina Bausch”. Lo spettacolo, un duetto, è un intenso tributo che rielabora in chiave contemporanea l’universo e l’eredità artistica della grande coreografa. Un’esperienza immersiva e poetica che fonde corpo, memoria e immaginazione, celebrando la potenza espressiva della danza di Pina Bausch.
E poi spazio a M. A. Y. A (Move As You Are), un progetto in cui si indagano le possibilità performative di un corpo con difficoltà motorie in relazione con la danza. L’intento è far emergere la poetica del movimento nella diversità, che diventa l’elemento chiave della danza. "Nostos", il primo prodotto del progetto, coinvolge l’artista Donatella Donatelli, la danzatrice Laura Forcellati e la coreografa danzatrice Hilde Grella, autrice del concept. Film e performance faranno da spunto per una discussione sul rapporto tra cinema e danza.

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