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PSICOMOTRICITA 1 1600 600

No ad una svalorizzazione della psicomotricità che sta portando alla perdita della dimensione psichica e relazionale nel lavoro con il bambino. Sì ad una visione globale dell’età evolutiva che rivalorizzi le origine del pensiero psicomotorio, nato come pensiero sulla complessità e di apertura all’osservazione e a una terapia che tanga conto di tutti gli aspetti propri dello sviluppo. Riparte l’impegno dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) con la giornata di studio su ‘La centralità dell’approccio psicomotorio nell’incontro con il bambino’, in programma sabato 15 settembre a Roma nella Sala Congressi di Via Rieti dalle 8.30 alle 17.30.


“La dimensione corporea è fondamentale nella crescita non solo da un punto di vista affettivo ma cognitivo”, rimarca Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO. Questo approccio “è stato sempre determinante nel nostro modo di concepire la terapia, sia nella formazione dei logopedisti e degli psicomotricisti che attualmente degli psicoterapeuti dell’età evolutiva”.
I relatori che si susseguiranno nel corso dell'evento affronteranno trasversalmente tutte le varie patologie, perché l’importanza sarà messa sull’approccio che implica una conoscenza profonda dello sviluppo e della clinica, e una capacità da parte del terapista di gestire la propria dimensione affettivo-corporea. “L’intervento psicomotorio- continua la psicoterapeuta dell'età evolutiva- si colloca là dove il bambino si è fermato e, attraverso la motivazione profonda, rimette in moto lo sviluppo a partire dall’intelligenza senso-motoria e dalle rappresentazioni mentali”.
Ad aprire la giornata sarà proprio Di Renzo, che disegnerà una traiettoria culturale con il suo intervento ‘Dalla psicomotricità alla neuropsicomotricità ... e ritorno’. “Da quali presupposti teorico culturali è nata la psicomotricità? Come si è evoluta?- chiede la terapeuta- Non dovrebbe esistere nessuna forma di contrapposizione tra la psicomotricità e la neuropsicomotricità. A volte nei fatti questo accade ed è un controsenso delle motivazioni di base per cui è nata la psicomotricità. Il suo scopo è unire e non fare della dimensione corporea un corpo separato”.
Da una panoramica sulle traiettorie culturali si passerà a quelle dello sviluppo con Emanuele Trapolino, neuropsichiatra infantile dell'Ospedale Giovanni Di Cristina (Arnas) di Palermo, che parlerà di ‘ Sensorialità, il corpo e le emozioni nella evoluzione psicomotoria’. Sarà poi evidenziata l’importanza della psicomotricità nei vari disturbi - dalla sordità al ritardo e ai disturbi specifici dell’apprendimento. Il focus si sposterà anche sull’autismo e sugli aspetti dell’organizzazione cognitiva trasversale ai vari disturbi, nonché sulla necessità di coinvolgere le madri in questo approccio corporeo.
Non mancherà un viaggio nelle altre culture grazie alla presenza di Rita Bartolucci, psicomotricistà dell’associazione Metis Africa, che racconterà la sua esperienza con i bambini africani, spiegherà come si concilia l’approccio psicomotorio nelle culture diverse e illustrerà i laboratori multietnici che promuove a Verona. Parteciperà all'evento, infine, Celeste Pellegrini, direttrice della Scuola di psicomotricità di Verona.
“In un approccio psicomotorio serio- sottolinea Di Renzo- convergono importantissimi filoni teorici, dalla teoria evolutiva alla neurologia. CItando de Ajuriaguerra il neurologo che ha fondato la psicomotricità "le manifestazioni del corpo non hanno a che fare solo con i fattori neurologici ma anche con gli investimenti di natura libidica: cioè con gli aspetti affettivo-relazionali. La psicomotricità cioè nasce dal connubio tra neurologia e psicanalisi. Questo approccio ha modificato la visione della patologia nell’infanzia”. La psicoterapeuta dell'età evolutiva lancia allora un appello: “E' fondamentale recuperare la dimensione psichica e relazionale quando si lavora con i bambini", e a chi fa diagnosi consiglia di "stare attento a differenziare i quadri psicomotori e a dare sufficiente attenzione alla patologia iscritta nel corpo”.
La partecipazione alla giornata IdO è gratuita, per qualsiasi informazione/iscrizione basta inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

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